Storia

11/11/2021 Spirited

La Tenuta di Nittardi, era in origine una torretta di difesa nota sin dal XVI secolo con il nome di “Nectar Dei”.

“Due botti di vino, piuttosto che otto camicie.”

Nel XVI secolo fu proprietà del celebre artista rinascimentale Michelangelo Buonarroti che nel 1549, mentre si trovava a Roma per finire la Cappella Sistina, pregò suo nipote Lionardo Buonarroti di inviare a Roma delle damigiane di vino di Nittardi da offrire a Papa Paolo III come “dono genuino” sostenendo egli stesso di preferire “due botti di vino, piuttosto che otto camicie”.

Ed oggi, mezzo millennio dopo la proprietà michelangiolesca, la storia si è potuta ripetere grazie agli attuali proprietari che hanno donato a Papa Benedetto XVI e a Papa Francesco le prime bottiglie di vino provenienti dai vigneti della Maremma Toscana, vino simbolicamente chiamato “Nectar Dei” dal nome originario della antica torre di Nittardi.

Dal 1981 Nittardi è condotta da Peter Femfert e da sua moglie, la storica Stefania Canali, di origini veneziane. Passo dopo passo, Stefania e Peter hanno ridato vita a Nittardi.

I vigneti sono stati via via reimpiantati, nel 1992 l’antica tinaia è stata sostituita da una moderna cantina e, nel corso degli anni, si è consolidato un competente e valido team condotto dall’enologo di fama internazionale Carlo Ferrini e dal direttore commerciale Giorgio Conte. Dal 2013 Leon Femfert, il primo figlio di Stefania e Peter, è impegnato a tempo pieno nell’azienda di famiglia seguendo sia gli aspetti tecnici che quelli commerciali.

Nel 1999 la Fattoria si è estesa anche in Maremma, vicino alla costa della Toscana meridianale, in cui sono stati finora messi a dimora 20 ettari di vigneto con uvaggi autoctoni e internazionali. Da questo territorio provengono due rossi mediterranei di Nittardi: Ad Astra e Nectar Dei. Il 2012 ha anche visto la nascita del primo vino bianco maremmano: BEN, un vermentino in purezza.

Per rendere omaggio al celebre proprietario di Nittardi, Michelangelo Buonarroti, il binomio tra arte e vino è ancora oggi coltivato a Nittardi. Ogni anno un artista di fama internazionale realizza, per il Chianti Classico Casanuova di Nittardi Vigna Doghessa, due quadri originali, uno per l’etichetta ed uno per la carta seta con cui viene avvolta la bottiglia stessa.

Dal 1981 si sono succeduti nomi illustri del panorama d’arte internazionale tra cui spiccano Hundertwasser, Corneille, Igor Mitoraj, Yoko Ono, Günter Grass, Dario Fo, Karl Otto Götz, Allen Jones e Mikis Theodorakis.

I vini di Nittardi ottengono ogni anno svariati premi e riconoscimenti come I Tre Bicchieri del Gambero Rosso, Le Cinque Stelle del Decanter e punteggi importanti da The Wine Spectator, The Wine Advocate e James Suckling.

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